martedì 30 novembre 2010

Giovedì 9 dicembre: Robi Zonca in concerto @La Sacra Birra Saloon!


Giovedì 9 dicembre
LA SACRA BIRRA SALOON
Corso Moncenisio, 18 10057
Sant'Ambrogio (Torino)
Tel 0119399203

ROBI ZONCA IN CONCERTO

Robi Zonca è un musicista che, grazie alla sua credibilità e maestria, si è conquistato anno dopo anno un seguito e un successo negli States con il supporto di radio specializzate d’oltre oceano che trasmettevano in heavy rotation la sua musica.
Oltre a ciò Robi Zonca ha sempre cercato di collaborare con artisti di calibro, con cui potesse scambiare esperienze e suonare in armonia
In passato lo ha fatto con gente come la grande Mia Martini ed in particolare con artisti del giro blues nazionale ed internazionale come Andy J Forest, con cui ha collaborato come autore e strumentista a cinque album, con la Treves Blues Band, Ronnie Jones, Ginger Baker (Cream!!), Tolo Marton, Enrico Crivellaro e tanti altri che sarebbe davvero troppo lungo elencare.

In questo suo quinto disco (il quarto in studio), come sempre composto in gran parte di pezzi originali, Robi Zonca  si avvale, al solito, della collaborazione di Antonello”Jantoman”Aguzzi ( Elio e le S.T.) per le tastiere e gli arrangiamenti dei fiati e degli archi, di guest come il grandissimo Fabrizio Bosso (virtuoso della tromba, che vanta collaborazioni con collaborazioni con artisti quali Stefano Di Battista, Paolo Fresu, Flavio Boltro, Mario Biondi, Sergio Cammariere, Bob Mintzer,), Sabrina Kabua (vocalist europea che duetta con Robi in “Save my soul “) e un vecchio amico, un grande della musica d’oltre oceano come Luther Kent (vocalist di grande esperienza, membro della Hall of fame di New Orleans che nel suo curriculum ha collaborazioni con gruppi come Blood Sweat & Tears), che con la sua splendida voce, ha arricchito un brano come “Don’t let the sun catch you crying  L’intero lavoro è coprodotto da Robi Zonca e Paolo Filippi.  
Il mastering dell’album è stato realizzato a Londra, ai mitici Metropolis Studios, dal sound engeneer John Davis (già al lavoro con gruppi come U2, Led Zeppelin e molti altri)


BIOGRAFIA

Robi Zonca  pubblica il suo primo album nel 2003 (Do You Know?) Nel 2005 è la volta di You Already Know. L’anno successivo Robi Zonca, invitato negli USA per esibirsi e rilasciare interviste presso numerose radio della zona di New York e di Los Angeles, dopo l’ottimo successo americano di “Do you know?”, passando da NOLA ( New Orleans-Louisiana ) conosce Luther Kent, che si esibiva in un noto club di Bourbon Street. Ne nasce un amicizia fondata su grande stima artistica e simpatia reciproca che ha portato al primo tour italiano di Luther accompagnato da Robi Zonca e la sua band.
Magic Box, il disco del 2006 di Robi, contiene la registrazione dell’esibizione tenutasi nel 2006 e riproduce fedelmente il concerto che i due artisti hanno portato in giro per l’Italia senza alcuna sovraincisione e correzione.
Il 2007 è l’anno di Rebel! Il disco prende forma tra New York e Milano. Robi registra quattro delle 13 tracce del disco insieme a Bernard "Pretty" Purdie ed ai Vivino bros.

UFFICIO PROMOZIONE LUNATIK – lunatik@lunatik.it – 035 4421177

La Resaca: Sabato 4 dicembre “Le Braghe Corte” in concerto!



Sabato 4 dicembre

@La Resaca
via Roma 34
Pratiglione Torino


LE BRAGHE CORTE IN CONCERTO

ingresso 5 euro
ore 22:00
marco@clubresaca.com
http://www.clubresaca.com

Con il loro ultimo album (King of the fools)
si sono fatti notare su network e televisioni nazionali grazie al singolo
“These Boots Are Made For Walking”
ora la band bolognese ritorna in scena con un album in cui gli esordi ska sono lontani mille miglia
la trama si ispessisce sempre più
…e tra i guests Piotta…

LE BRAGHE CORTE
Titolo album: HEY HEY HEY
Etichetta: Maninalto! Records
Distribuzione: Venus Dischi
Data di uscita: 09 Novembre 2010

Qualcuno se li ricorderà agli esordi con la loro formula di Power Ska che piaceva a molti, soprattutto nei loro live set. Qualcun altro avrà apprezzato la cover di un classico del pop americano “These Boots Are Made For Walking” cantata in originale da Nancy Sinatra (chi non se lo ricorda vada a vedersi il video: http://www.youtube.com/watch?v=kjtx8pwIX78). Sarà per il “tiro” micidiale del brano o per la bizzarra frequentazione con Rocco Siffredi (la porno star internazionale che fa da protagonista nel video), fatto sta che da allora c’è un bel po’ di gente che, tra passaggi su Radio e Tv nazionali, ha scoperto l’esistenza di questa big band rock con un debole per lo Swing e lo Ska. A distanza di tre anni la band ritorna con un nuovo album! La prima cosa che si percepisce è quanto la band si sia evoluta dagli esordi (1997). Già, perché Le Braghe Corte (per gli intimi LBC) con questo disco dimostrano di volersi muovere senza preclusioni di sorta. C’è di tutto infatti in questo album: uno Swing strumentale, una voce lirica, un brano che è una suite di tre canzoni diverse (come si usava fare negli anni 70). C’è Piotta che “rappa” nel singolo (“Bullshit”). Una cosa però è uguale al disco precedente…e non poteva essere altrimenti. Un guest come Rocco Siffredi non si poteva dimenticare. La porno star ha dato il suo apporto anche questa volta, con ben due camei, ad inizio e a fine disco.

BIOGRAFIA:
Le Braghe Corte nascono nel '97 anno in cui il gruppo, ancora in fase embrionale, iniza a farsi conoscere suonando un punk rock acerbo infarcito di cover di NoFx e Nirvana in alcune feste scolastiche. Al termine di una lunga serie di cambi di formazione, con lo stabilizzarsi della line up in sette elementi, e dopo aver pagato il prezzo della gavetta, Le Braghe Corte (che devono il proprio nome ad uno scherzo andato troppo per le lunghe…) arrivano alle orecchie di Claudio Ongaro, proprietario della Alternative records, che decide di pubblicare il loro disco d'esordio “Another ball in the hole”. E’ il 2003 e la band vive un momento estremamente emozionante nel vedere la critica annoverarla regolarmente tra le rivelazioni della scena indipendente. E’ qui che Le Braghe Corte iniziano a girare la penisola, e a veder crescere il pubblico ai concerti, data dopo data. Nel 2006 esce Il loro secondo album “King of the fools”, autoprodotto sotto il marchio LBC Records e sostenuto dalla collaborazione dell’Officina Estragon di Bologna. Nello stesso anno il gruppo si presenta a La Baraonda e chiede di entrare in scuderia, l’agenzia accetta ed inizia a lavorare al rilancio. Ad occuparsi de Le Braghe Corte in qualità di fac totum è Eugenio Passarini. Nel 2007 Le Braghe Corte tirano fuori l’asso dalla manica, una co-partecipazione della porno star Rocco Siffredi nel videoclip del loro primo singolo “These boots are made for walking”. Gli oltre 250.000 clic su YouTube, la rotazione tra i principali network italiani (Mtv, AllMusic, Blob, Markette, Lucignolo e molti altri), li porteranno all’attenzione di Piero Chiambretti, che li ha fortemente voluti ospiti dell’apprezzata trasmissione Markette. Altro fiore all’occhiello (ma non ditelo davanti a loro), è la citazione su “Lucignolo”, che punteggia ulteriormente un cammino ancora tutto da scrivere. Lanciano quindi il loro secondo singolo “140 Segreti” anche questo apprezzato dai media (All Music, Radio 105, Rolling Stone Magazine). Nel 2008 entrano in casa Maninalto! e lanciano il terzo singolo “The Face”. Il videoclip in particolare ha riscosso notevole successo dalla critica, partecipando e vincendo anche alcuni premi a diversi Festival internazionali (Portobello Film Festival a Londra, Anim'est a Bucharest, Porto 7 a Oporto e il Palace Festival a Balchik). Gruppo Ska-Rock Oriented, con inflessioni clashiane e Post Punk / West Coast, Le Braghe Corte tornano con un disco che, oltre a confermare la spiccata vena melodica e l’inesauribile, trascinante energia della band, offre chiavi di lettura che escono dagli stereotipi di genere. L'album esce il 09 Novembre 2010 pubblicato da Maninalto! Records e distribuito da Venus Dischi. Tra tutte le cose inaspettate che potevano fare a quel punto, la più sorprendente è stata senza dubbio maturare. No, non hanno messo la testa a posto, la filosofia è rimasta la stessa: prendere la vita come viene, ridere delle avversità e non prendersi troppo sul serio. Quello che è cresciuto è lo stile musicale, un’evoluzione sfociata nel terzo disco. Fedeli alla loro spiccata vena melodica e all’energia trascinante degli esordi, hanno deciso però di uscire dagli stereotipi di genere con sonorità nuove e personali. Tra le tracce c’è anche Piotta, che graffia con il suo rap il testo di “Bullshit”, canzone contro le parole inutili e contraddittorie di politici, calciatori e altri personaggi del circo mediatico italiano. Inutile chiedere a Le Braghe Corte quale sarà la prossima mossa: al domani, loro, non ci hanno mai pensato.

LE BRAGHE CORTE SONO:
Victor De Jonge – voce e tromba / Filippo Zironi – chitarra / Luca Ladinetti – chitarra / Federico Menetti – basso / Matteo Caselli – tromba / Davide Degli Esposti - sax / Valerio Trentini – batteria

INFO:
UFFICIO PROMOZIONE: LUNATIK – 035.4421177